Il 2009 non è stato il periodo più caldo della storia, ma il primo decennio del XXI che gli strumenti hanno registrato giorno per giorno fino alla scadenza del 31 dicembre 2009 lo è stato senz'altro. Gli scienziati americani confermano la tendenza al riscaldamento globale del pianeta e insistono come maggiore precisione sulla diffrenza in corso tra emisfero settentrionale e territori australi. Più veloce il cambiamento nel nord del mondo, con un'impressionante impennata di oltre mezzo grado dal 1980 ad oggi. Per il Goddard Center della Nasa (Giss) la media climatica parla chiaro.
La mappa del cambiamento
La mappa prodotta dal Giss è di facile lettura (vd, immagine Nasa) e indica che tra le terre emerse solamente quelle più meridionale di Sud America hanno registrato nel decennio un aumento di temperatura praticamente nullo. Il resto del mondo è invece dominato dai colori giallo e rosso che indicano uno scostamento via via crescente dalla media precedente. Forti differenze nell'Artico russo e canadese, ma anche in Asia centrale e nelle fasce tropicali dell'Africa fino a lambire il Mediterraneo. " Per quanto possano interferire fattori naturali come quelli riconducibili alla variazione dell'attività solare, alle fluttuazioni delle correnti oceaniche e alle eruzioni – spiega . James Hansen che è il direttore scientifico del Goddard Center – riteniamo che i gas serra siano i veri attivatori di questo fenomeno. Se vogliamo contenere l'aumento medio entro il tetto di un grado centigrado dobbiamo intervenire sulle emissioni di co2 e degli altri gas in modo da arrestare la crescita in atmosfera entro la fine del secolo".
Tre armate per raccogliere i dati
La media climatica del decennio è stata costruita raccogliendo contenuti scientifici su tre fronti: i dati raccolti da circa mille stazioni meteo di tutto il pianeta, comprese le boe automatiche dispiegate negli oceani, quelli registrati dai satelliti sulla temperatura superficiale dei mari e infine quelli registrati dai centri di osservazione meteorologica che si concentrano sul territorio antartico. Completate le analisi e le verifiche la Nasa parla chiaro: Quello che si e' concluso l'anno scorso, è il decennio più caldo in assoluto da quando si è iniziato a registrare le temperature, alla fine dell'Ottocento. Il 2009 è stato il secondo anno più caldo dopo il 2005 dal 1880, mentre il 2008 è stato quello più freddo del decennio a causa della corrente La Nina che ha abbassato le temperature nell'area tropicale del Pacifico. Quasi caldi come il 2009 sono stati il 1998, il 2002, il 2003, il 2006 e il 2007. Secondo James Hansen questi dati sono la prova che il riscaldamento del pianeta prosegue praticamente senza interruzioni.